Il Giubileo straordinario sotto il segno della Divina Misericordia, indetto da Papa Francesco, è un dono inestimabile di grazia per la Chiesa e per l’umanità intera, in un momento di grande incertezza e di incombenti pericoli. La scoperta del volto misericordioso di Dio, che si manifesta nella persona di Gesù Cristo, è il tema fondamentale di questo pontificato, ma nel medesimo tempo è il cuore stesso dell’annuncio cristiano, secondo le parole dell’apostolo Paolo: «Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia » (Rm 5,20). Nell'anno della misericordia il Papa chiama la Chiesa alla comprensione dell’essenza della fede, al coraggio della testimonianza, alla speranza di una nuova primavera. Nel medesimo tempo invita ogni cristiano a sperimentare nella propria vita l’amore misericordioso di Dio, che si dona nei sacramenti, in particolare in quello della penitenza. Se la grazia del Giubileo straordinario verrà accolta e fatta fruttificare, la Chiesa sarà più credibile e il mondo sarà più ospitale. Gli uomini guarderanno al futuro con gli occhi della speranza (dalla Presentazione di padre Livio).

Nel titolo c’è la consapevolezza che i tempi stanno maturando e che si sta avviando a compimento quanto la Regina della Pace aveva preannunciato sin dalle sue prime apparizioni ai sei veggenti, configurando questa sua presenza fra noi come l’ultimo appello. Mai la Madonna aveva parlato in termini così definitivi come a Medjugorje, dove già nel 1981 disse di essere venuta a chiamare per l’ultima volta l’umanità alla conversione, affermando nel frattempo che sarebbero state le sue ultime apparizioni sulla terra.

Il Paradiso: questa catechesi di padre Livio affronta alla luce della parola di Dio e dell’esperienza dei Santi la grande realtà del Paradiso; meta a cui dobbiamo tendere, il fine per il quale Dio ci ha creati che è quello di essere Santi e Immacolati davanti a Lui. E’ difficile parlare di Paradiso e darne una definizione. Il Paradiso esiste ed è presente all'inizio e al termine della storia della salvezza. La cacciata dal Paradiso contrassegna quella fase della storia dell’umanità sottoposta all'impero delle tenebre; nessun uomo è mai potuto entrare prima che Gesù Cristo redimesse il mondo con la sua morte in croce. Gesù Cristo ha riacquistato il Paradiso perduto versando il suo sangue.

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