QUANDO LA BIBBIA CAMBIA LA VITA

Alla scoperta della Sacra Scrittura4

L’esempio di Sant’Agostino

Milano Agosto del 386.
Al di là del muretto di cinta del suo giardino c’è calma e silenzio, ma la sua anima è nella tempesta.

“Mi ritirai dunque nel giardino e Alipio dietro, passo per passo. Sentivo che una tempesta, grondante un’ingente pioggia di lacrime, stava per scoppiare. Per scaricarla tutta con i suoi strepiti mi alzai e mi allontanai da Alipio, parendomi la solitudine più propizia al travaglio del pianto, quanto bastava perché anche la sua presenza non potesse impacciarmi. Mi gettai disteso, non so come, sotto una pianta di fico e diedi libero corso alle lacrime. Dilagarono i fiumi dai miei occhi, sacrificio gradevole per te, e ti parlai a lungo, se non in questi termini, in questo senso: ‘E tu, Signore, fino a quando? Fino a quando, Signore, sarai irritato, fino alla fine? Dimentica le nostre passate iniquità’ ” (Conf. VIII, 8.19; 12.28).
Ad un tratto la sua attenzione fu attratta da

“una voce come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: ‘prendi e leggi, prendi e leggi’.

Mutai d’aspetto all’istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte. L’unica interpretazione possibile era per me che si trattasse di un comando divino ad aprire il libro e leggere il primo passo che vi avrei trovato.

Così tornai concitato al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell’Apostolo. Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi.

Diceva: ‘Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore nostro Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze’.
Non volli leggere oltre, né mi occorreva.

Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono” (Conf. VIII, 12.29).

La scelta era fatta e per sempre. “Mi volgesti a te così appieno, che non cercavo più né moglie, né altra speranza di questo mondo” (Conf. VIII, 12.30).

Anche in Alipio, già deciso a non sposarsi e a dedicare la sua vita alla ricerca della sapienza, è avvenuta una trasformazione. Si rallegra della decisione del suo amico, vanno insieme da Monica e le rivelano la decisione presa. “Le raccontiamo lo svolgimento dei fatti: esulta e trionfa. E cominciò a benedirti, o Signore, perché avevi concesso alle sue lacrime molto più di quanto aveva chiesto” (Conf. VIII, 12.30).

LA LETTURA DELLA BIBBIA HA CAMBIATO IN QUALCHE MODO LA TUA VITA?