Adeste Fideles è uno dei principali canti religiosi che accompagnano la liturgia del tempo di Natale: ne esistono numerose rielaborazioni e versioni, ma quella più conosciuta resta senza dubbio l’originale versione latina. 

Nonostante Adeste Fideles sia uno più noti e tradizionali canti natalizi, non si conoscono approfonditamente né le origini né la paternità. L’unico dato certo che emerge dalla documentazione esistente è il nome del copista, cioè di colui che trascrisse materialmente il testo e la melodia: sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743 -1744 per l’uso di un coro cattolico. 

Il testo del canto è costituito da otto strofe di cui solo la I, V, VI e VII, però, furono trascritte da Wade. Le strofe II, III e IV vennero composte dal vescovo cattolico Etiene Jeanne Francois Borderies nel 1794 e una VIII da un anonimo. 

 

Adeste Fideles testo italiano

 

Venite, fedeli, l’angelo ci invita,

venite, venite a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

Venite, adoriamo, venite, adoriamo,

venite, adoriamo il Signore Gesù!

La luce del mondo brilla in una grotta:

la fede ci guida a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

La notte risplende, tutto il mondo attende:

seguiamo i pastori a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

“Sia gloria nei cieli, pace sulla terra”

un angelo annuncia a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,

si è fatto bambino a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

 

Adeste Fideles testo latino

 

Adeste fideles læti triumphantes,

venite, venite in Bethlehem.

Natum videte Regem angelorum.

Venite adoremus, venite adoremus,

venite adoremus Dominum.

En, grege relicto, humiles ad cunas,

vocati pastores adproperant.

Et nos ovanti gradu festinemus.

Æterni Parentis splendorem æternum,

velatum sub carne videbimus,

Deum infantem pannis involutum.

Pro nobis egenum et fœno cubantem

piis foveamus amplexibus;

sic nos amantem quis non redamaret?