Martedì, 16 Marzo 2021
Gesù non si lamenta e guarda alla sua morte come un dono di salvezza per noi
Caro amico, non c’è nessun momento della passione in cui Gesù guarda alla sua morte imminente come a una sconfitta, o come a una violenza ingiusta, o come un castigo immeritato.
Gesù non si lamenta per l’oltraggio orribile e iniquo dal quale è colpito. Chi non lo avrebbe fatto? Quando il sinedrio pronuncia la sentenza tace.
Quando Pilato rivendica a se stesso il potere di metterlo il libertà o condannarlo alla morte di croce , Gesù risponde: “Tu non avresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto” (Gv 19, 13).
Anche davanti alla folla che gli preferisce Barabba, Gesù tace. Non era quello il popolo che egli aveva beneficato? Non era forse stato toccato il fondo dell’ingratitudine? Eppure Gesù sale fino al luogo del suo sacrificio per salvare quel popolo.
Vostro Padre Livio