L’ANGOLO DEL DIRETTORE

“Figli miei, col suo amore e sacrificio mio Figlio ha portato nel mondo la luce della fede” (2 Luglio 2019)

Caro amico, Dio non ti impone, ma ti propone di credere in lui e di rispondere al suo amore. Nel rispetto che ha per la tua libertà, tu comprendi la grandezza di questo dono e nel medesimo tempo la tua responsabilità nell’usarlo.  Se Dio ti cerca, se Dio bussa alla porta del tuo cuore, se Dio ritorna quando non rispondi, devi chiederti chi sei tu per lui. Si tratta di Dio, non di uno sconosciuto qualsiasi.

Se un potente della terra ti cercasse, come ti sentiresti? L’Onnipotente non viene in pompa magna, non fa fracasso, non ti sovrasta con la sua grandezza, non esibisce le sue credenziali. Non viene come farebbe un uomo importante, davanti al quale saresti pronto a inchinarti. Viene come un umile medicante, che ti chiede di aprirgli la porta della tua casa e di farlo entrare. Lui fa il primo passo. Lui viene incontro. Lui ti rivolge la parola. Lui si fa presente, ma senza essere ingombrante. Lascia che tu decida, senza forzarti. Nella sua umiltà si inginocchia dinanzi alla tua libertà. Questi sono i momenti cruciali del tuo cammino quaggiù. Le conseguenze della tua decisione non le puoi neanche immaginare.

Se non rispondi, rimani nel limite oscuro dove regnano il peccato e la morte. Ma se tendi gli orecchi, se incroci lo sguardo, se apri la porta del cuore, sappi che ha inizio un’avventura che mai avresti  potuto immaginare. E’ l’avventura di un amore eterno, che ogni uomo coltiva dentro di sé come un’utopia irrealizzabile ma che, nell’audacia della fede, scopri essere reale. Scopri che la libertà non è un’opzione neutra, come se una scelta valesse l’altra, ma è la capacità di afferrare una felicità inimmaginabile  che ti viene messa davanti.

Padre Livio