L’ANGOLO DEL DIRETTORE

Giovedì, 11 Marzo 2021

La morte di Gesù è il suggello della sua missione

Caro amico,

Gesù ha trasformato la morte. Non l’ha subita come una condanna, benché gli uomini gliel’abbiano inflitta.

Come un leone ruggente la morte va in cerca di chi divorare. L’uomo è impotente contro lo spietato avversario. E’ come un agnello inerme che viene afferrato alla gola.

Benché avverta in sé tremiti di immortalità, l’umanità si è rassegnata a morire. Anche Gesù è morto, ma non come un albero verde che cade sotto i colpi della scure.

La morte di Gesù è voluta. E’ la realizzazione di un desiderio. E’ una scelta consapevole e libera. E’ il compimento supremo della sua vita. La morte di Gesù è un sacrificio di amore. E’ il dono che fa di se stesso per la salvezza del mondo.

Gesù va verso la morte come un pellegrino verso la meta. La morte di Gesù è la realizzazione della sua vita, è il suggello della sua missione.

Eppure è una morte dolorosa. E la distruzione fisica e morale della persona. E’ l’esplosione della violenza. E’ l’ epifania della malvagità. Gesù conosce in anticipo il calice amaro che dovrà bere.

Neppure una goccia gli è sconosciuta. Potrebbe fuggire dalla presa dei suoi nemici. Potrebbe annientarli. Invece li attende in preghiera. Li affronta spogliato della sua onnipotenza. Lascia che la morte lo aggredisca.

Vostro Padre Livio