L’ANGOLO DEL DIRETTORE

l'angolo del direttore P. Livio

Giovedì, 18 Marzo 2021

La morte di Gesù è l’atto più sublime della sua vita

Caro amico, la morte di Gesù è un sacrificio d’amore. Il suo cuore ama fino all’estremo limite. Nessun uomo è mai morto come lui e mai lo potrebbe. La morte di Gesù è l’atto più sublime della sua vita.

Quando, prima di spirare, dichiara che “Tutto è compiuto” (Gv 19,30) significa che la missione di salvare l’umanità è stata realizzata.

L’odio che lacera il  mondo è stato distrutto dalla bontà. L’incredulità e il disprezzo di Dio sono stati vinti dall’obbedienza e dall’umiltà.

Gesù non si appella a Dio per avere giustizia, né lo invoca per essere liberato dai suoi nemici.   Appeso alla croce, dilaniato dalle ferite, oppresso dall’affanno, Gesù  ama, si offre e prega.

Non prega però per sé stesso, come farebbe ogni uomo. Prega per i suoi crocifissori, invocando su di essi il perdono divino: “ Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34).

Vostro Padre Livio