L’ANGOLO DEL DIRETTORE

rosario tramonto

“Figli miei, col suo amore e sacrificio mio Figlio ha portato nel mondo la luce della fede” (2 Luglio 2019)

Caro amico, per crescere il seme della fede ha bisogno di essere alimentato. E’ la legge della vita, in forza della quale nessuno essere vivente sopravvive senza nutrimento. Qual è il cibo di cui la fede ha bisogno per non perire? Innanzitutto la preghiera. Oggi molti perdono la fede perché non pregano. La preghiera è come l’acqua per un fiore. Se non gli dai il ristoro di qualche goccia d’acqua ogni giorno, inesorabilmente appassisce e muore. Non troverai mai un fiore che sia sopravvissuto alla mancanza d’acqua.

Il primo e più importante elemento perché il seme della fede si sviluppi è la preghiera. Bisogna insegnare ai  bambini a pregare perché il dono della grazia battesimale si mantenga vivo nel loro cuore. Bisogna pregare in famiglia tutti insieme, genitori con i figli e i figli con i genitori, perché la lampada della fede illumini le pareti domestiche. Bisogna che gli adulti attingano alle sorgenti della  grazia, che sono in primo luogo i sacramenti della vita cristiana, la penitenza e l’eucaristia.

Con la preghiera la fede si rinnova, si irrobustisce, diviene capace di resistere alle bufere della vita, alle seduzioni del mondo e agli attacchi del nemico. Se la tua fede è debole, se è divenuta una fiammella che si spegne, se è sopraffatta dai dubbi e dalle tentazioni, richiamala alla vita con la preghiera, quella vera, che nasce dal cuore. Nella preghiera infatti incontri Gesù, che è la fonte inesauribile della fede,  la verità che illumina, l’amore che perdona, la forza che incoraggia, la speranza della vita eterna.

Padre Livio