L’ANGOLO DEL DIRETTORE

Il bacio di Giuda

Mercoledì, 24 Febbraio 2021

Nelle  tenebre della  passione risplende la divinità di Gesù

Caro amico,  vanno a catturare Gesù come se fosse un pericoloso criminale. Da allora la giustizia umana porta un marchio indelebile. Il gesto si ripete all’infinito nella storia, in particolare nei confronti dei cristiani: “ Come se fossi un ladro, siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e non mi avete arrestato” ( Mt 26, 55).

La dignità di Gesù che risplende nelle tenebre della Passione, dove il peggio che cova nell’uomo viene a galla, è un segno di speranza e di redenzione che illumina la storia fino al suo compimento.

I silenzi di Gesù sono più eloquenti di qualsiasi autodifesa.  Le poche  parole che pronuncia smascherano la farsa imbastita dal maligno. La mitezza che esprime respinge le ondate dall’odio.

La pazienza con la quale sopporta le percosse fisiche e morali sono la più alta espressione di fortezza che mai sia apparsa sulla terra. Gesù durante le ore della passione manifesta al mondo la sua divinità.

Essa si esprime nella bellezza ineguagliabile dell’umiltà Come avrebbe potuto un semplice uomo portare con tale dignità il peso di un male schiacciante?

Il centurione lo guarda mentre muore in croce, perdonando i suoi crocifissori, ed esclama: “ Davvero costui era Figlio di Dio!” ( Mt 27, 54).

Vostro Padre Livio