L’ANGOLO DEL DIRETTORE

Giovedì, 25 Febbraio 2021

Gesù è stato condannato a morte per aver affermato la sua divinità

Caro amico,  la farsa processuale di Gesù è il tipico processo anticristiano. E’ il prototipo di tutti quelli che si sono moltiplicati lungo il corso della storia e che hanno affollato prigioni, lager e gulag, generando una moltitudine immensa di martiri.

Gesù è stato condannato a morte per aver detto di se stesso di essere l’Inviato dal Padre, per salvare il mondo.  Riafferma solennemente la sua identità e la sua missione  davanti al Sinedrio.

Il più grande benefattore dell’umanità, legato, schiaffeggiato, sputacchiato, incoronato di spine, flagellato, deriso, è uno spettacolo unico nella storia universale. E’ il quadro profetico di quanto avrebbero sperimentato i suoi seguaci fino ai nostri giorni.

Ma ciò che non finirà mai di impressionare è la dignità, l’umiltà, la mitezza e la pazienza di Gesù in mezzo alle bestie feroci e ai serpenti sibilanti che lo assediavano.

L’umanità non potrà mai perdere la speranza se una così grande luce ha potuto risplendere nel mezzo una tenebre così fitta.