Gesù ci mette in guardia dai falsi maestri che “dicono e non fanno”
Venerdì, 22 Gennaio 2021
Caro amico, Gesù mette il dito sulla piaga dell’ipocrisia umana, sulla quale gli aspiranti maestri cercano di costruire la loro rispettabilità. “ Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. ( Mt 23, 1).
Per quale motivo coloro che esercitano l’autorità perdono autorevolezza, per cui ciò che dicono, anche quando è giusto, non tocca il cuore? “Dicono e non fanno” è la diagnosi di Gesù.
Quando le parole non corrispondono alla vita di chi le pronuncia, non scuotono e non convincono. Per quanto risultino brillanti, non ingannano l’occhio di chi non si accontenta delle apparenze.
I falsi maestri, che Gesù stigmatizza con parole di fuoco, hanno una notevole forza di seduzione. A volte sono così abili nell’arte della dissimulazione da trarre in inganno anche le persone più accorte.
Ma Gesù offre il criterio infallibile di discernimento: “Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete ( Mt 7,15).
Il criterio della coerenza è dunque decisivo. La retta dottrina e la retta vita sono un binomio inscindibile, l’unico che rende convincente una persona.
Vostro Padre Livio