L’ANGOLO DEL DIRETTORE

l'angolo del direttore P. Livio

Gesù ha percorso fino all’estremo la via dell’obbedienza e della umiliazione

Lunedì,  18 Gennaio 2021

Caro amico,  non sono mai mancati uomini che si sono sentiti investiti di missioni divine e che hanno presentato se stessi come gli inviati di Dio. Quanti sedicenti “unti” hanno scalato le vette dove sono situati i troni del potere e della gloria.

Satana ha cercato prontamente di sedurre l’uomo più umile e obbediente che sia mai  apparso sulla terra: “Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo. E la loro gloria e gli disse.“ Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”  Mt (, 8-9).

L’uomo cede facilmente a questo tipo di seduzione, illudendosi di essere un predestinato. Gesù sa che la missione che il Padre gli ha affidato lo condurrà  a salire il monte del disprezzo e dell’umiliazione, dove morirà come un agnello portato al macello.

Il calice dell’obbedienza che egli beve è amarissimo. L’obbedienza alla volontà divina prevede la sofferenza e l’umiliazione. Gesù percorre questa via fino in fondo. In questo sta la sua grandezza, che gli uomini senza la grazia non sanno apprezzare e ancor meno imitare.

Con l’obbedienza fino alla morte di croce Gesù ha salvato il mondo. L’ha salvato non col piglio del dominatore, ma con la sottomissione del servo. I suoi discepoli si realizzano percorrendo la medesima strada. Salvano se stessi non con l’arroganza di chi vuole eccellere, ma con l’atteggiamento interiore di chi vuole obbedire e servire.

Vostro Padre Livio