L’ANGOLO DEL DIRETTORE

I sette passi della Confessione (8) 

Lunedì, 4 Gennaio 2021

Caro amico, quando ci sono le disposizioni richieste dalla dignità del sacramento, il confessore impartisce  l’assoluzione in nome di Gesù. Tuttavia, quando esse mancano, può differirla o negarla. Ma ciò non deve indurre allo scoraggiamento o al risentimento. Piuttosto  deve considerare umilmente la sua situazione spirituale e mettersi quanto prima nella condizione di poterla ricevere.

“ La penitenza sacramentale è uno degli atti del penitente, col quale egli dà un qualche risarcimento alla giustizia di Dio per i peccati commessi, eseguendo quelle opere che il confessore gli impone….

La penitenza viene data perché d’ordinario, dopo l’assoluzione sacramentale che rimette la colpa e la pena eterna, resta una pena temporale da scontarsi in questo mondo o nel purgatorio…Le opere di penitenza si possono ridurre a tre specie: alla preghiera, al digiuno, alla elemosina” ( Catechismo di S. Pio X).

Dopo la confessione il penitente “ se ha danneggiato ingiustamente il prossimo nella roba o nell’onore, o se gli ha dato scandalo, deve per quanto gli è possibile al più presto restituirgli la roba, riparare l’onore e rimediare allo scandalo” ( Catechismo di S. Pio X ).

Vostro Padre Livio