L’ANGOLO DEL DIRETTORE

I sette passi della Confessione (4) 

Lunedì, 28 Dicembre 20

Caro amico, se prenderai consapevolezza dei tuoi peccati davanti al Crocifisso, non ti sarà difficile provare un profondo dolore per averlo offeso e gli chiederai di cuore perdono, detestando sinceramente il male compiuto.

Il dolore perfetto, o contrizione, che nasce dalla considerazione dell’infinita bontà di Dio in paragone al nostro disamore, ha l’effetto mirabile di ottenerci il perdono divino e la grazia santificante, purché includa  la volontà di confessarsi. Chiedilo ogni giorno nella preghiera, cosi conserverai l’anima sempre pronta per il momento del giudizio.

Il dolore imperfetto o attrizione, nasce dal timore del castigo e dalla stessa bruttezza del peccato. Esso è sufficiente per ricevere l’assoluzione del sacerdote, ma solo la carità, cioè l’amore di Dio sopra ogni cosa, dà la forza per non ricadere di nuovo nei soliti peccati.

Senza un sincero dolore dei peccati, perfetto o imperfetto che sia, “la confessione non vale, perché il dolore è la cosa più importante di tutte” ( Catechismo di S. Pio X).

Padre Livio