L’ANGOLO DEL DIRETTORE

l'angolo del direttore P. Livio

Martedì, 3 Novembre  20

In Gesù risplende l’umiltà di Dio

Caro amico,  alla gente comune non è sfuggita l’eccezionale statura spirituale e morale di Gesù. Lo ritiene un grande profeta, paragonabile a Giovanni il Battista, a Elia o a Geremia (cfr Mt 16, 14).

Tuttavia, gli apostoli, che condividono la sua vita quotidiana, con l’aiuto della grazia si aprono a un mistero più grande. E’ Pietro che, a nome di tutto il gruppo, lo proclama “il Cristo, Il Figlio del Dio vivente” (Mt 16, 16).

Non vi è dubbio che i dodici apostoli scelti da Gesù, come un gruppo di più vasto di discepoli che lo seguiva da vicino, hanno accolto per primi  la rivelazione della sua divinità.

Essi, in qualità di testimoni oculari, hanno potuto verificare che cosa Gesù avesse di straordinario e di diverso da noi. Che cosa in definitiva rendeva credibile la sua affermazione di essere “Il Figlio del Benedetto”? (Mc 14,61).

Un’affermazione che solo un umiltà  infinita  poteva giustificare.

Vostro Padre Livio