L’ANGOLO DEL DIRETTORE

l'angolo del direttore P. Livio

Venerdì, 20 Novembre 20

La mitezza di Gesù segna un nuovo inizio della storia dell’umanità

Caro amico, Gesù ha proclamato una beatitudine singolare, che per la prima volta era risuonata sulla bocca di un uomo: “Beati i miti perché avranno in eredità la terra” (Mt 5,5). Nella società umana, ieri come oggi, si è sempre pensato e agito diversamente. Il dominio sulla terra e sui suoi abitanti è possibile solo con l’uso della forza.

La storia dell’umanità, a partire dal delitto di Caino, è un fiume vorticoso di sangue che cresce e straripa.  Forse la fine del mondo non sarebbe  lontana se la mitezza di Gesù non avesse elevato una diga. La beatitudine che egli ha proclamato riguarda innanzi tutto la sua Persona.

E’ Lui il mite che conquista il mondo bussando alla porta di ogni cuore. “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,29). Alla forza cieca dell’odio e della violenza Gesù oppone quella disarmata dell’amore. L’amore è onnipotente, mentre la violenza è una falsa forza che dilaga e soggioga, ma  alla fine è destinata a crollare.

La mitezza di Gesù segna un inizio radicalmente nuovo nella storia dell’umanità. Lui è l’Abele universale dal quale nasce la generazione dei pacifici. La vita e la morte di Gesù sono un apparente fallimento. In realtà segnano l’ingresso nel mondo della potenza salvifica della misericordia e del perdono.

Vostro Padre Livio