L’ANGOLO DEL DIRETTORE

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Cari amici,

la Regina della pace è instancabile nell’invitarci a perdonare, perché “il perdono è la forma più eccelsa di amore”, come afferma nel suo ultimo messaggio ( 2 Giugno 2019). Senza la medicina del perdono non solo la vita quotidiana diventerebbe  un inferno, ma il futuro stesso dell’uomo sulla terra verrebbe compromesso.

Il veleno dell’invidia, dell’odio e della vendetta, dopo aver inquinato i cuori, si rovescerebbe come un fiume in piena sulla società portandola alla distruzione. I credenti devono prendere coscienza della centralità del perdono nella vita cristiana. Senza di esso non c’è cristianesimo. Il perdono non è un’appendice della fede, ma il frutto della redenzione. Si tratta in primo luogo del perdono dei peccati, che Cristo ha ottenuto espiandoli sulla croce.

Egli è l’Agnello di Dio che si è addossato tutte le iniquità e si è offerto in sacrificio perché fossero cancellate. Il perdono che il Padre dona al mondo attraverso il Cuore di Gesù è ciò che vi è di più sublime, di più prezioso e di più desiderabile nella vita degli uomini oppressi dal peccato.  Viene donato a tutti quelli che si pentono e lo chiedono con un cuore umile e contrito. Eppure non sono molti che cercano e accolgono questa inestimabile grazia. Il perdono di Dio libera il cuore dal veleno del serpente omicida e impenitente e lo guarisce. La dittatura della violenza e della vendetta viene abbattuta. I lupi si trasformano miracolosamente in agnelli.

Ogni cuore deve fare la sua battaglia, dalla quale dipenderà il suo destino ultimo. Chi chiede perdono Dio e perdona i fratelli si salva. Gesù Cristo è lo spartiacque della storia. Con lui è nato un popolo nuovo, governato dalla legge dell’amore. Imparare a chiedere perdono e a donarlo  è la fatica e la gioia della vita cristiana. Non vi è nulla di più prezioso che i cristiani possano donare al mondo di oggi.

Padre Livio