L’ANGOLO DEL DIRETTORE

l'angolo del direttore P. Livio

Martedì, 20 Ottobre 2020

Che cosa sarebbe il mondo senza la santità di Gesù?

Caro amico,  la santità di Gesù, che è il segno più fulgente della sua divinità, ha toccato i cuori, aprendoli alla grazia  della guarigione. I lebbrosi  che egli guarisce col tocco della sua mano, sono la rappresentazione visiva di quello che gli uomini cercano avvicinandosi a Lui.

Tuttavia come non pensare che la diversità di Gesù  non abbia suscitato un’invidia omicida? Perché Gesù è stato così odiato? Perché ha avuto ed ha tuttora, come se lo considerassero vivo, degli avversari che cercano in tutti i modi qualche oscurità nella sua persona, in modo tale da poter dire che anch’egli è come tutti gli altri?

Perché questa bramosia diabolica di gettargli addosso del fango? I peccatori non sopportano che uno sia senza peccato. Gesù, scendendo negli abissi della nostra condizione umana, ne ha messo in evidenza la vastità della corruzione.

La luce della sua santità ha svelato il marciume dei cuori e i falsi splendori della società. La santità di Gesù ha sovvertito il mondo, che non l’ha accettata e che si è ribellato. Ha provocato mormorazione, invidia e odio mortale.

Invano si è cercato di infamarla e di seppellirla. E’ risorta piena di gloria e da allora illumina il mondo, guarendolo dal morbo maligno che lo distrugge. E’ questa santità che non è tollerata e che è osteggiata nei santi che Gesù genera nella Chiesa.

Ma che cosa sarebbe il mondo senza la santità di Gesù? Quale speranza di una vita nuova avrebbe l’umanità?

Vostro Padre Livio