L’ANGOLO DEL DIRETTORE

In cammino verso Betlemme

Quando senti Dio che ti parla, tutto il resto scompare. La sua voce ti prende il cuore e lo fa suo. E’ la voce di un Dio innamorato, non di un Dio adirato. E’ la voce di un Padre, non di un padrone. E’ la voce di salvezza, non di condanna. E’ una voce che ti chiama, che ti invita ad avvicinarti. E’ la voce del pastore che cerca la pecora smarrita e quella della madre che non trova più il suo bambino. Pensavi di non credere in Dio, in realtà covavi nel tuo profondo una sorda ostilità.

La tua ostentata indifferenza  era un fastidio e forse  un timore represso. Quando si percorre la via del peccato, la sua voce non ci dà tregua. Non è facile metterla a tacere. Tu ci hai provato, perché non sopportavi il pungolo quotidiano e le notti insonni. Cercavi di sopire i rimorsi, ingannando te stesso e sapendo di farlo. Così ti sei indurito e hai messo da parte Dio a muso duro, come uno che, stanco di una presenza importuna, gli sbatte la porta in faccia.

Pensavi di aver tolto di mezzo il problema di Dio, mettendoci sopra una croce, ma in realtà guardavi all’Onnipotente con gli occhi torvi del nemico. Ora ti stupisci per la sua voce dolce e soave, che accarezza la tua anima con parole che avevi mai udite su questa terra. E’ la voce del Dio dell’amore, del perdono e della pace.

Vostro Padre Livio