L’ANGOLO DEL DIRETTORE

“Non c’è più tempo per esitare ad inginocchiarvi dinanzi a mio Figlio, a riconoscerlo come Dio” (Dal messaggio a Mirjana, 2 Settembre 2019)

Cari amici, non c’è parola di Gesù riguardo a se stesso che sia stata smentita nel corso dei secoli. Al contrario ogni sua affermazione ha mostrato una profondità e una fecondità inimmaginabili. Non solo Gesù, ma ogni sua parola è viva ed efficace nella vita degli uomini e dei popoli. La bella testimonianza di Pietro: “ Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna” (Giovanni, 6,68) va forse al di là di quanto Pietro avesse consapevolezza di affermare. Infatti le parole di Gesù non sono come quelle degli altri uomini, che fatalmente sono sottoposte al logorio del tempo e sono ben poche quelle che non muoiono. Esse infatti creano una  vita nuova nel corso della storia, rinnovando a ogni generazione le menti e i cuori.

Fra queste una delle più misteriose è la dichiarazione di essere “il pane della vita” (Giovanni 6,35). Affermazione che ha scandalizzato i frequentatori della sinagoga di Cafarnao, ma che ha anche lasciato perplessi i suoi apostoli. Tanto che Gesù dice loro : “Forse anche voi volete andarvene?” Le sue parole in effetti erano assolutamente indigeste per un cuore senza la luce della fede e il sostegno della grazia: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” ( Giovanni, 6,51). Simili espressioni, uscite dalla bocca di un essere umano, sarebbero cadute nel vuoto da sole. La ragione le avrebbe considerate un linguaggio assurdo e senza senso ( Giovanni, 6,60).

Gesù replica: “ Le parole che vi ho dette sono spirito e vita” . Non è forse stato vero per due millenni? Non è forse vero oggi? Chi può contare le persone che alimentano la vita divina delle loro anime cibandosi del pane di vita? Come spiegare la vittoria di ogni parola di Gesù sull’oblio del tempo, sull’indifferenza degli uomini, e sulla potenza distruttrice della morte? Non è solo il fatto che Gesù si sia attribuito una dignità divina a stupire, ma ancor più il fatto che tutto ciò che ha affermato di se stesso come Salvatore dell’umanità, si realizza nel tempo.

Vostro Padre Livio