L’ANGOLO DEL DIRETTORE

“Non c’è più tempo per esitare ad inginocchiarvi dinanzi a mio Figlio, a riconoscerlo come Dio” (Dal messaggio della Regina della pace a Mirjana di Medjugorje - 2 Settembre 2019)

Cari amici,

non vi è dubbio che Gesù sia apparso ai suoi contemporanei come un evento unico, al tempo stesso grandioso e sconvolgente. Come è mai possibile che una persona della sua santità, intelligenza e ricchezza di qualità umane, la cui luce non cessa di risplendere dopo due millenni, abbia potuto coscientemente e deliberatamente presentarsi come il Figlio eterno dell’Altissimo, venuto fra noi in carne umana? Incominciamo col dire che Gesù afferma di essere la Verità ( Giovanni, 14,6) e la Luce del mondo (Giovanni, 8,12). Attribuzioni inusitate, che i più grandi spiriti dell’umanità hanno riservato soltanto a Dio.

Quale uomo infatti potrebbe fare una simile affermazione riguardo a se stesso? Anche le intelligenze più acute hanno navigato durante l’intera vita nelle tenebre, cogliendo qua e là alcuni frammenti di verità, sempre misti a incredibili errori. Gesù Cristo non solo non è uno che cerca la verità o che si domanda che cosa sia la verità. Egli è ben diverso da ogni uomo la cui mente anela verso lo splendore della luce oltre le ombre delle cose fuggevoli. Egli ha la luce in sé, anzi è la luce. Ma non è una luce a misura d’uomo, è la Luce divina, la Verità eterna e immortale.

Un “io” che è la “Verità” non può che essere la persona del Verbo. Nella sua umanità il Cristo dimostra di essere la Luce immortale di Dio discesa fra le tenebre del mondo. La sua sublime sapienza infatti supera qualsiasi espressione della sapienza umana che mai sia apparsa sulla terra. Chi mai infatti ha parlato di Dio come Gesù? E chi mai ha rivelato l’uomo a se medesimo come la parola del Vangelo? Gesù è quella luce nella quale l’uomo conosce se stesso, la sua origine, la sua dignità e il suo destino immortale. Da quando Gesù è venuto nel mondo, proclamando la parola della Verità, sulla terra splende una luce che le tenebre non potranno mai oscurare.

Non vi è una sola parola del vangelo della quale l’umanità possa dire: “E’ superata”. Tutto ciò che vi è insegnato riguardo a Dio, all’uomo, al senso della vita e alla legge morale emana una luce così grande da lasciare abbagliati. Da quando è stato scritto il vangelo nulla di più elevato è stato mai più scritto. Da quando è venuto Gesù, nessun altro ha parlato come lui.

Vostro Padre Livio