L’ANGOLO DEL DIRETTORE

“Non c’è più tempo per esitare ad inginocchiarvi dinanzi a mio Figlio, a riconoscerlo come Dio” (Dal messaggio a Mirjana, 2 Settembre 2019)

Gesù afferma di se stesso di essere la Via (Giovanni,  14,6). Una via che porta dove? Sappiamo quanti uomini si sono messi a capo dell’umanità recitando la parte dei “condottieri”. Non pochi di loro hanno portato il gregge umano nel più profondo degli abissi. Rovine sociali, rovine esistenziali, rovine intellettuali, rovine di anime, rovine eterne, perché dei maestri ciechi avevano indicato la via sbagliata. Gesù è la via nel senso che, seguendo lui, gli uomini vengono condotti al Padre celeste e alla vita eterna.

La vita è un viaggio pauroso in mezzo una foresta inestricabile. E’ la traversata insidiosa di un oceano immenso e pieno di pericoli. E’ facile perdersi ed è facile affondare. Il traguardo, l’unico  a cui l’uomo è destinato, è l’eternità felice. Gesù dice che per arrivarvi vi è una sola via ed è lui. Tutte le altre sono vicoli ciechi, strade che non vanno oltre i confini del tempo. A volte sono apparentemente ampie e comode, ma dagli esiti mortali.

Egli è la via, che tutti dobbiamo seguire. Gesù invita tutti gli uomini a seguirlo. Chi può contare coloro che hanno impostato la loro vita come “sequela Christi”? E’ la via, ma anche la porta: “In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo” (Giovanni, 10,7-9).

Per entrare nell’intimità di Dio è necessario passare per Gesù Cristo. Egli è Colui che fin dall’eternità abita nel seno del Padre. Il disegno eterno di Dio è quello di inviare il Figlio, perché, raccogliendoci in sé, potessimo partecipare eternamente alla vita divina. Gesù è la porta perché è Dio.

Se non fosse Dio, non potrebbe introdurci nel cuore dell’amore trinitario. Tutti gli uomini rimarrebbero fuori di Dio se il Figlio che abita nel seno del Padre non ve li introducesse. Parole più che audaci, ma che escono da una bocca piena di sapienza e da un cuore traboccante di compassione. Coloro che credono sanno che sono vere.

Padre Livio