Il superbo è perennemente affamato e l’ingordigia del suo io lo porta a rompere ogni argine morale e compiere i più efferati delitti. A causa della sua superbia l’uomo si perde, perché non si piega ad accogliere Dio. Al contrario l’umile si salva perché si sente peccatore e bisognoso di perdono.
(Da La pace del cuore, di Padre Livio)