Nel corso degli anni è stato l’amore per la Madonna il motore dell’intero progetto, mentre il palinsesto di andava modellando come una forma di annuncio del vangelo sotto la guida di Maria Madre della Chiesa.

Il seme piantato è cresciuto lentamente e rapidamente nello stesso tempo, come avviene per le opere di Dio. Radio Maria Italia non è nata adulta, ma ha fatto un cammino di maturazione che è durato quasi due decenni. Tuttavia fin dall’inizio ha avuto un’accoglienza straordinaria da parte della gente, sia quella più vicina alla Chiesa , sia quella più lontana.

 

1987

Il 12 gennaio del 1987 ha avuto inizio l’avventura con la costituzione dell’Associazione Radio Maria che ha rilevato una radio parrocchiale di una frazione del Comune di Erba, in provincia di Como, dove ancora oggi abbiamo la nostra sede.

L’intuizione fondamentale è stata quella di creare una emittente che annunciasse la conversione, attraverso un palinsesto fondato sui pilastri della preghiera, dell’evangelizzazione e della promozione umana, col sostegno del volontariato e senza nessun messaggio pubblicitario.

Era quello il tempo in cui in Italia le parrocchie, le diocesi e i gruppi religiosi facevano a gara per occupare l’etere libero dalle frequenze. Quel fervore di iniziative ha ottenuto risultati positivi generando oltre trecento radio di proprietà ecclesiale in Italia, unite fra loro dal progetto culturale della Conferenza episcopale.

In questo panorama Radio Maria si trovò subito di fronte al problema della sua identità e del suo carisma, per non ridursi a essere una delle tante emittenti cattoliche del paese.  Pur costituendosi come associazione civile, fece fin dall’inizio una scelta radicale per un palinsesto che fosse completamente di ispirazione religiosa, col fine esplicito di animare la preghiera, di risvegliare la fede e di avvicinare i più lontani a Dio e alla Chiesa.  Questa scelta risultava allora controcorrente anche in rapporto alle altre radio cattoliche, dove le tematiche religiose erano piuttosto marginali nel palinsesto.

 

1988-1990

L’intuizione invece venne premiata. Con l’aiuto della Provvidenza e la spinta dei nostri ascoltatori abbiamo creato, nel triennio 1988-1990, una rete nazionale con più di 500 ripetitori.

Ovviamente ci siamo trovati anche con molti debiti, ma la generosità degli ascoltatori con le loro donazioni non è mancata e in pochi anni tutto è rientrato nella norma.

 

1990-1992

Nel decennio successivo si è ottimizzata la rete privata che è divenuta quella con la presenza più capillare in Italia (850 ripetitori, più della RAI) per essere fedeli al nostro slogan:

Ovunque ci sia un uomo, Radio Maria sarà al suo fianco.

La diffusione capillare di Radio Maria in Italia si è realizzata in soli tre anni e fin dall’inizio si era compreso che era l’espressione di un dinamismo missionario sconosciuto alla altre radio cattoliche. Infatti erano gli stessi ascoltatori che gareggiavano in generosità affinché la rete si estendesse da una regione all’altra.

 

1992

Raggiunta buona parte della popolazione italiana, guardare agli altri Paesi del mondo venne spontaneo, come unanime fu la risposta della gente nel sostenere lo sforzo missionario oltre i confini nazionali.

Si trattò innanzitutto di portare il segnale agli italiani all’estero e puntualmente nel 1992 sono iniziate le trasmissioni a New York con il programma italiano ritrasmesso negli USA via satellite, a cui è seguito il segnale per gli italiani in Canada e in tutta Europa. Nel frattempo sono pervenute due chiamate: dal Burkina Faso in Africa e dal Perù in Sud America.

Sono stati gli ascoltatori stessi a spingerci a rispondere a queste chiamate, ma soprattutto anche ad aiutare economicamente le radio che nascevano nei paesi più poveri del mondo. Questo ampio dialogo tra i conduttori, il Direttore e gli ascoltatori è sempre stata una delle caratteristiche di Radio Maria.

 

1992-1998

In questi anni dunque, iniziando dall’Africa in Burkina Faso e dal Sud America in Perù, Radio Maria ha visto nascere emittenti anche in Europa, America Latina e Africa.

È stato quindi necessario costituire una nuova associazione internazionale che raccogliesse le radio esistenti e si aprisse alle nuove chiamate: così è nata il 3 giugno 1998 l’Associazione World Family of Radio Maria, Organizzazione Non Governativa (ONG) in seguito riconosciuta anche dall’Onu.

Oggi con la Famiglia di Radio Maria nel mondo siamo presenti in 5 continenti e in continua espansione. Clicca qui per approfondire.

 

Quale futuro per Radio Maria?

È stato un lavoro entusiasmante. Quale futuro ci attende?

Sicuramente la Santa Vergine nei tempi che solo Lei conosce vorrà coprire con il suo manto tutto il mondo arrivando anche dove oggi sembrerebbe utopia. Noi giorno dopo giorno continuiamo ad installare antenne e trasmettitori, a migliorare le attrezzature tecnologiche, a raggiungere anche i paesi con scarsa presenza cattolica, oltre a formare costantemente nel mondo tutte le persone coinvolte nel progetto.

Nel frattempo la tecnologia si evolve a ritmo frenetico e apre nuovi orizzonti, per cui diventa prioritario per noi essere presenti e aggiornati, dai telefonini ai nuovi mezzi digitali e satellitari passando attraverso internet. Grazie ai tantissimi segnali, diffusi su piattaforme tradizionali e innovative, anche gli emigranti ovunque presenti nel mondo possono ascoltare la voce della loro Radio Maria nella lingua di appartenenza e sentirsi più vicini alla loro patria.

Chiediamo alla Santa Vergine la Sua protezione, affinché possiamo essere sempre fedeli ai nostri due pilastri: aiutare la Santa Chiesa nell’opera di evangelizzazione ed essere accanto all’uomo con una parola di conforto e di speranza.