Maria assunta in cielo

Foto per editoriale

Cari amici,
la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, con la sua anima e il suo corpo, al termine del suo pellegrinaggio terreno, è una della più illuminanti per la nostra vita, segnata dal peccato e dalla morte, ma redenta dalla Croce e dalla Risurrezione di Gesù. Tutti, nel fondo del cuore, almeno nei momenti di sincerità con se stessi, si interrogano sul senso della vita e sul destino ultimo che li attende. E’ giocoforza chiederci come finirà la nostra vita, se col nulla di un corpo che si dissolve, oppure si aprirà un nuovo scenario oltre il tempo e oltre la figura di questo mondo che passa. La risposta è la Resurrezione di Gesù, vincitore del male e della morte, nel quale tutta l’umanità ha la grazia della vita eterna nella gioia del Cielo. La Vergine Maria, per la sua divina maternità, è la prima creatura a partecipare alla gloria della resurrezione, alla quale il Figlio ha associato la Madre, perché tutti potessero contemplare in Lei il destino eterno che li attende. Il cristiano che si interroga sull’aldilà e su come sarà la vita dopo la morte, non ha che da contemplare la Vergine Maria, la cui bellezza immortale, piena di grazia e di santità, è il dono che l’Onnipotente ha preparato per ognuno dei suoi figli che decidono di seguire, con fede perseverante, la via della salvezza. Nelle apparizioni mariane la Madonna si manifesta nello splendore della sua gloria celeste e noi, guardandola con gli occhi del cuore, possiamo vedere in Lei la meta a cui siamo chiamati e alla quale dobbiamo tendere. Il tempo della vita è pari a un battito di ciglia, mentre il Cielo è per sempre. Come Maria, restiamo saldi nella fede in Gesù, non lasciamoci agitare dai venti dell’incredulità e sedurre dalla false luci dell’effimero, così un giorno saremo con Lei in Cielo, insieme alla moltitudine dei Santi, a cantare le lodi all’Agnello immolato che ci ha redento col suo sangue.
Vostro Padre Livio