La salita sul Podbrdo

Foto per editoriale

Cari amici,
la salita sulla montagna delle prime apparizioni è una delle esperienze irrinunciabili del pellegrinaggio a Medjugorje. Il sentiero ripido e sassoso è quello che hanno percorso i sei veggenti e una quindicina di abitanti di Bjakovici quel 25 Giugno del 1981, quando la “Gospa” li aveva invitati a salire in alto. Allora la salita era molto più difficile, a causa di cespugli di spine pungenti, in uno dei quali era caduto il piccolo Jakov, senza però farsi male. Quante persone da allora hanno posato i piedi ( non di rado nudi) su quelle pietre aguzze, mormorando sommessamente una preghiera ed elevando lo sguardo verso il luogo dove la Vergine Maria era in attesa? Quante lacrime, quante invocazioni, quante vite perdute non ha raccolto la Madre in questo lungo tempo della sua presenza? Quante grazie ha dispensato, quante mani ha afferrato, con quante carezze ci ha consolato.
Un fiume interrotto di pellegrini percorre ogni giorno quella piccola “Via Crucis” della speranza, perché sanno che lassù non c’è il “nulla”, ma la Madre del Signore e Madre nostra. Sanno che su quel colle brillerà il” segno” promesso, che illuminerà il mondo nel momento delle tenebre della menzogna e dell’incredulità. In cima al colle la Madre raccoglie intorno a sé i suoi figli. Il suo volto di marmo bianco è espressivo come quello di una persona viva. In quel volto vedi l’amore, la preoccupazione, la sofferenza, ma anche la dolce fermezza che richiama alla preghiera, alla fede e alla conversione.
Ringrazio la Madonna per avermi concesso ancora una volta di fare questa ineffabile esperienza, che infonde speranza e coraggio per continuare il pellegrinaggio della vita rimanendole fedeli.

Vostro Padre Livio