Cristianesimo controcorrente

Capitolo 3

Dio

42. Il tuo occhio puro di bimbo contempla Dio nell’immensità dell’universo, dove risplende la potenza, la sapienza e l’amore del Creatore. Lo scorge riflesso in una goccia di rugiada, che un raggio di sole attraversa, rifrangendosi in mille colori. Ovunque lo sguardo limpido di un’anima umile si volga, là scorge i riverberi della divina bellezza. Non vi è nulla al mondo che non ricordi Dio. Non vi è nessuna creatura che non celebri lo splendore della sua gloria. Persino un granello di polvere grida: “Dio”. Solo il cuore indurito dell’uomo può negare l’adorazione e la lode.

 

41. Dio si nasconde, ma non nell’oscurità di una notte in cui non vi è traccia alcuna della sua esistenza. Egli si occulta come il sole dietro le nuvole. I tuoi occhi non lo vedono, ma tu sai che c’è e cammini sicuro al chiarore discreto della sua presenza.

 

40. Dio è vivo in un anima viva. E’ morto in un anima morta. Quando il nome di Dio lascia indifferenti, l’uomo ha ridotto la sua anima a un ammasso di pietre. Ma anche da esse la divina potenza sa trarre i figli di Abramo.

 

39. Dio è la parola più esplosiva che esista. Chi potrebbe pronunciarla e rimanere indifferente? L’anima del credente al nominarla vibra di un sentimento infinito di amore. Quando invoca Dio, si spalancano in essa abissi insondabili di pace e di gioia. Nessuna parola è più pura, più luminosa e più santa di questa. Chiama “Dio” col cuore e ti sentirai avvolgere da una dolcezza sconfinata.

 

Capitolo 2 

La Fede 

 

38. La testimonianza della tua fede è il più grande atto d’amore che tu oggi possa compiere nei confronti della nostra generazione. Nulla è più importante della presenza nella società di autentici credenti. Disseminate dalla Provvidenza nei luoghi più disparati della terra, queste luci, umili e fedeli, impediscono al mondo di precipitare nell’assenza totale della verità e del bene. Con la tua fede sii una lampada splendente nel luogo dove Dio ti ha posto. Nutrila con la preghiera, alimentala con la Parola di Dio, proteggila con l’insegnamento della Chiesa. Coloro che l’incredulità ha reso ciechi, si aggrapperanno a te, senza che tu te ne accorga. Essi ti seguiranno nella direzione dove tu andrai. Dio conta su di te per riportali sulla via della salvezza. Con la tua fede sei, nel tuo piccolo,  luce del mondo.

 

37. ”Incredulità”: questo è il virus dei tempi moderni. Si diffonde con una rapidità sbalorditiva. Le vittime sono innumerevoli. Un’intera generazione di cristiani rischia di soccombere. Come ogni grave malattia, anche l’incredulità produce menomazioni impressionanti in chi ne è colpito.
Li vedi anche tu i prototipi della nuova umanità atea e materialista: giovani e belli, spavaldi e sicuri di sé, hanno una risposta per ogni interrogativo e una soluzione per ogni problema. Quello che non è possibile raggiungere oggi, ti assicurano che lo si otterrà sicuramente domani. La scienza, la tecnica e naturalmente il denaro daranno all’uomo la felicità e l’immortalità.
Ma se togli la foglia di fico con cui coprono il vuoto della loro esistenza, che cosa scopri? Ai tuoi occhi si presenta il volto disperato di creature senza luce, senza gioia, senza speranza e senza pace. Se non trovassero riparo al chiarore della tua fede, che cosa ne sarebbe di loro?

 

36. Sentirai sempre più spesso parlare della necessità di una visione moderna della vita. Ti diranno che le idee del passato devono essere superate e che, se non vuoi perdere il treno, devi guardare al futuro con una nuova mentalità. Parole seducenti e sibilanti come quelle del serpente nel paradiso terrestre.
Esse infatti ti convincono che Dio è un pregiudizio del passato e che al di là di questo universo non c’è nulla. Non Dio ma l’uomo è il vero padrone del mondo. Con in mano il segreto della vita, l’uomo è ormai in grado di costruire l’avvenire a suo piacimento e a progettare in modo autonomo il suo destino.
Hai notato come i maestri del nulla chiamano l’ateismo “modernità”? E’ dunque l’antica ribellione della creatura la conclamata svolta storica della nostra generazione? Tutte le volte che gli uomini hanno voluto diventare come Dio, ponendosi al suo posto, si sono ritrovati meno uomini.

 

35. La fede è un corpo vivo. E’ lo stesso corpo di Cristo. O la accetti tutta intera, o , se vuoi toglierne solo una piccola parte, la ferisci e la uccidi. Scolpisci nel tuo cuore, una ad una, tutte le parole di Gesù Cristo, senza tralasciare neppure una virgola. Ognuna di esse è una grande luce che illuminerà la tua vita e quella degli altri.

 

34. Ti attira la fede comoda? E’ quella che oggi molti amano ritagliarsi su misura. Prendono dal cristianesimo ciò che piace e tralasciano ciò che dispiace. I comandamenti vengono potati, le verità della dottrina selezionate a propria discrezione. Spigolano qua e là nel grande campo di Dio, ma non disdegnano di raccogliere qualcosa anche nel terreno altrui. Alla fine il menù è servito, ma la fede è morta.

 

33. Chi ha fede ha coraggio. Nessuna impresa gli sembra impossibile. Sa che, con l’aiuto di Dio, può raggiungere qualsiasi traguardo. Le grandi imprese apostoliche nella storia del cristianesimo sono state compiute da cuori ardenti e pronti a qualsiasi sacrificio. Per la fede innumerevoli cristiani hanno dato la vita. Fra questi persino molti fanciulli e giovani. Il martirio non era una sciagura, ma una grazia desiderata e invocata. Oggi troppi cristiani hanno deposto le armi della santa battaglia. Non combattono più. Si sono arresi al mondo. La fede che per molti è stata ragione di vita, per loro è motivo di vergogna. Ma anche Gesù Cristo si vergognerà di loro. Vorresti forse essere uno di loro? Ricordati che un vero cristiano per la sua fede vive e per la sua fede muore.

 

32. Se uno ha poca fede si piega come una canna al vento. Viene trascinato qua e là dalle opinioni mutevoli del mondo. E’ un uomo senza convinzioni e senza personalità. Anche se sembra forte, in realtà la sua è soltanto l’ostinazione delle passioni delle quali è prigioniero. Merita fiducia una persona del genere? Se uno ha la fede è una roccia stabile, che nessuno riesce s smuovere dalle sue convinzioni. Resiste impavido ai venti e alle mareggiate. I più deboli trovano in lui un appoggio a cui aggrapparsi. E’ una persona convinta che convince e trascina. I primi cristiani erano rocce. Oggi ondeggiano come canne al vento.

 

31. La fede ti chiede la fatica del cuore. Pietro, sulla parola del Maestro, incomincia a camminare sulle acque. Finché tiene gli occhi fissi su Gesù, avanza senza affondare. E’ l’immagine della tua vita, quando la percorri tenendo per mano Gesù, senza mai dubitare della sua presenza e della sua potenza. Tu sai che in ogni necessità Egli interviene per proteggerti e per guidarti.
Quando Pietro allontana lo sguardo da Gesù e lo rivolge alla superficie sulla quale sta camminando, il dubbio l’assale, la paura lo paralizza e incomincia ad affondare. Quando distoglie gli occhi da Dio l’uomo inevitabilmente incomincia ad andare a fondo  e inutilmente cercherà di restare a galla, cercando  di tirarsi su per i capelli.

 

30. Con la fede ritrovata e fortificata dalla prova, dodici uomini, poveri e incolti, hanno conquistato il mondo. Poche persone, con la fiamma della fede, bastano per incendiare la terra. Un esercito senza fede si sbriciola e dissolve al primo urto. Oggi i cristiani sembrano un gregge allo sbando. I lupi sbranano e divorano a loro piacimento. Sono tempi in cui ci si vergogna della fede.

 

29. Guarda a Maria ai piedi della croce. Umile e forte, resiste come una roccia alle ondate impetuose del male. Non piange, non grida, non si piega, non si spezza. La sua è la forza invincibile della fede.

 

28. Nelle tragedie della vita, se hai la fede, ti è dato di scorgere una mano forte e soave che guida gli avvenimenti, rendendo comprensibile e accettabile ciò che per la ragione non lo sarebbe mai. Ma, senza questa luce divina, come ti sarà possibile resistere ai gorghi soffocanti della disperazione, che ti trascinano nell’abisso? Solo la fede ti permette di sperare contro ogni umana speranza.

 

27. Alla luce della fede la tua vita diviene un progetto divino. Tu comprendi che Dio ti ha creato unico e irripetibile, con un destino eterno di gloria, che puoi conseguire attraverso la fatica quotidiana della vita. Tutto ciò che operi ha un fine e un significato. Nulla è banale e senza senso. La tua esistenza si rivela ai tuoi occhi come un’avventura spirituale piena di nobiltà, di bellezza e di possibilità. Non ti senti più un volatile da cortile, ma un’aquila che si leva alta in volo nell’immensità dei cieli.

 

26. Osserva un uomo che muore senza fede. Si spegne come una candela, ignaro di ciò che l’attende. Non sa nulla, né se si dissolverà per sempre, né se sopravviverà. Non conosce il suo destino eterno, se è di luce o di tenebra, se è di gioia o di tristezza. Avendo vissuto senza comprendere il significato della vita, esala l’ultimo respiro ignorando il significato della morte. L’uomo animale, vertice dell’evoluzione, muore come gli animali. Come è diversa la morte di chi crede. Sa che la sua anima è immortale. Sa che la morte è il passaggio di una frontiera, oltre la quale si aprono gli spazi infiniti della luce e della gioia. Sa che in quel momento decisivo cadrà nelle braccia dell’eterno Amore.

 

25. Grazie alla fede tu partecipi alla scienza divina del mondo e della vita. Pur con i tuoi limiti, conosci le cose come Dio le conosce. Mediante la fede tu presti fiducia non a un uomo, ma a Dio stesso. Può un uomo conoscere la Verità? Se passi in rassegna tutte le filosofie del mondo, ti rendi conto che il frutto di tanta fatica del pensare è soltanto qualche frammento di luce. Non devi meravigliarti; l’uomo infatti è molto limitato. Compie grandi progressi sul piano delle realizzazioni materiali, ma procede a tastoni nella conoscenza delle verità ultime delle cose. Nella nostra società dei laureati e degli esperti in tutti i campi, sono ben pochi quelli che ti sanno dire qual’ è il senso della vita o indicarti con sicurezza ciò che è bene e ciò che è male. Per questo Dio ci è venuto incontro. Ci ha rivelato quelle verità che noi non possiamo raggiungere. Soprattutto ci ha manifestato se stesso e il suo amore per noi. Nella Bibbia tu trovi i suoi grandi insegnamenti, che la Chiesa ti spezzetta e ti porge, perché tu possa nutrire la tua anima. Getterai via le conoscenze che Dio ti ha donato, per rincorrere i lucignoli incerti e fumiganti degli uomini, che si smentiscono l’un l’altro?

 

24. La fede è una grande luce, assolutamente superiore a qualsiasi altra conoscenza. Le intelligenze umane più eccelse nel campo della filosofia o della scienza sanno di meno, sul significato ultimo del mondo e della vita, di un bambino che ha appena incominciato a studiare il catechismo. Uno scienziato, con il lume del suo intelletto e con le straordinarie risorse della tecnica, che cosa ti può dire sull’origine dell’universo? Nel migliore dei casi ti può offrire qualche ipotesi, ma nessuna certezza. Un bambino invece sa che questo mondo, mirabile per l’ordine, la bellezza e la smisurata grandezza, è stato creato dall’onnipotenza di Dio.

 

23. Hai notato con quale lucidità l’apostolo Paolo fa il bilancio della sua vita? Non si attribuisce nessun merito, neppure quello di aver fondato cosi tante chiese e di aver riempito il mondo della sua sapienza. Per lui conta il fatto di aver combattuto la buona battaglia, di aver terminato la corsa e di aver conservato la fede. Infatti che cosa gli sarebbe servita la sua immensa opera di apostolato, se poi alla fine non avesse perseverato nel difficile cammino della fede? Arrivare al traguardo con la fiaccola accesa, deve essere il tuo impegno quotidiano, continuamente rinnovato. Anche se la tua vita si fosse persa su strade sbagliate, la fede può riscattarla. Il buon ladrone non si è forse salvato perché ha creduto?

 

22. Se tu possedessi un tesoro prezioso, non useresti tutte le precauzioni possibili per proteggerlo? Di certo non lo lasceresti alla portata dei ladri. Abbi la medesima sollecitudine nel difendere la tua fede. Sappi che il nemico spia ogni tua mossa, cercando il momento propizio per assalirti. Derubato della fede, sei come un fuscello sradicato dal terreno, che in breve tempo appassisce e dissecca. Sei la persona più povera e miserabile. Quand’anche  conquistassi il mondo intero, un nullatenente sarebbe più ricco di te.

 

21. La fede è una luce divina, che ci viene comunicata attraverso gli uomini. Abbraccia e bacia coloro che te l’hanno donata. Anche se i tuoi genitori non ti hanno lasciato nessuna ricchezza e ti hanno lanciato nella vita con le mani nude e piedi scalzi, non cessare mai di ringraziarli per il dono della fede. Ti hanno trasmesso l’essenziale, ciò che conta di più. Insieme alla fede ti hanno dato Dio e la sua grazia. Non è questo l’aiuto migliore per affrontare l’insidiosa navigazione attraverso l’oceano tempestoso dell’esistenza? Nessuna eredità è più preziosa di questa.

 

20. Il più grande dono che un uomo possa avere su questa terra è quello della fede. Dopo il dono della vita questo è il più prezioso. Ma a che cosa ti servirebbe vivere, se poi non sai che cosa fare della tua vita? Non vedi quanti uomini corrono qua e là, senza direzione e senza meta, come zanzare impazzite, che si gettano contro quelle luci nelle quali arderanno?.La fede è la luce  dell’esistenza. Ti dice da dove vieni, chi sei e dove vai. Essa ti dischiude panorami infiniti di gioia e di felicità, verso i quali metterti in cammino. Se hai la fede, conosci la Verità. Nella luce della fede incontri Dio. Nulla al mondo vale quanto un atomo di fede.

 

Capitolo 1

Identità

 

19. Sei cristiano e sei cattolico. Porta su di te una croce e tieni in tasca una corona del rosario. Non nascondere i segni esterni della fede. Non eclissarti nel gregge del “pensiero unico”. Non aver paura di mostrarti credente. Al contrario, pensa e agisci in modo tale che il mondo si accorga della tua identità.

 

18. Ci sono molti cristiani che si sono stancati del cristianesimo. Li vedi, “prurientes auribus”, col prurito agli orecchi, alla ricerca degli ultimi ritrovati del cervello umano. La novità li affascina. Ritengono il cristianesimo una religione superata. Non pensare che siano più intelligenti o più moderni di te. Sono solo più superficiali. Hanno perso la fede, perché non l’hanno coltivata, approfondita e difesa. La loro lampada è rimasta senza olio. E ora camminano nel buio, senza direzione e senza meta, illudendosi di vedere.

 

17. Non conosco espressione della intelligenza umana nella nostra tradizione occidentale che non sia nata cattolica. Letteratura, scultura, pittura, architettura, musica, filosofia, scienza, ecc…sono germogliate tutte nel grembo della Chiesa. Per non parlare della scuola, da quella elementare alle università, e di tutte le innumerevoli espressioni della carità cristiana, che stanno alla base dello stato sociale moderno. Che il mondo oscuri questi meriti del cattolicesimo, non meraviglia. Stupisce piuttosto che noi cattolici ci siamo completamente dimenticati di queste ricchezze di famiglia.

 

16. Hai mai sfogliato la Divina commedia di Dante Alighieri o la Summa teologica di S. Tommaso d’Aquino? Oppure non ti è mai capitato di entrare in una di quelle stupende cattedrali gotiche, che si ergono gigantesche sulle terre d’Europa, con le guglie elevate al cielo come mani protese in preghiera? Eppure sui manuali scolastici e persino sui giornali continuerai a sentir parlare “degli anni bui del Medioevo”.

 

15. Prendi in mano la Bibbia e incomincia a leggerla. Se lo farai con intelligenza, ti renderai conto che tutta la cultura umana è ben poca cosa rispetto alla luce che emana da questo libro veramente divino. Non troverai da nessun altra parte le risposte agli interrogativi fondamentali sul senso vita. Perché dunque, tu che sei cristiano, non cammini alla luce della Parola di Dio e vai dietro ai lucignoli fumiganti degli uomini, totalmente incapaci di indicarti la meta?

 

14. Pensa alle tue radici. Affondano nell’abisso dei millenni. Oggi tu sei protagonista di una storia che è incominciata agli albori della civiltà umana col Patriarca Abramo. Quale religione può annoverare uomini come i protagonisti biblici della storia delle salvezza, incominciando da Mosè e continuando con i Profeti, fino a Giovanni il Battista? Esiste forse una luce più grande al mondo di quella di Gesù Cristo? Chi potrebbe trovare una donna che possa essere paragonata alla Vergine Maria? Conosci una istituzione che, come la Chiesa cattolica, abbia diffuso una così grande luce di santità e di civiltà lungo il corso dei secoli? Allora per quale motivo quasi ti vergogni di professarti cattolico.

 

13. Sei un uomo e sei un cristiano. Non è cosa da poco. Ma questo non è tutto. Sei anche un cattolico. A volte te lo senti rinfacciare con acredine e disprezzo. Sorridi quando ti sputano in faccia che sei cattolico. Non potrebbero fari un elogio più grande. Si tratta di un epiteto nobile, più di qualsiasi altro al mondo. E’ mai esistito qualcosa di più grande nella storia dell’umanità della Chiesa cattolica?

 

12. Se tu facessi con consapevolezza il segno della croce, entreresti col più semplice dei modi nel cuore stesso della tua fede di cristiano. La croce che tracci su di te significa che da essa è venuta la salvezza, il perdono dei peccati e la vita eterna. Le parole che pronunci esprimono il mistero della Santissima Trinità, che costituisce il fondamento della nostra fede. Impegnati a fare bene ogni giorno il segno della santa croce. In questo modo ti manterrai costantemente nel cuore della tua identità di credente e non ti smarrirai fra le tenebre di questo mondo incredulo e beffardo.

 

11. Non puoi comprendere chi sei se non cerchi di penetrare, nella luce della fede, nel mistero di Gesù Cristo. Egli è Dio che si è fatto uomo. E’ il Verbo, il Figlio eternamente generato dal Padre, che ha assunto la nostra natura umana. Tu che sei cristiano, sei diventato membro del suo corpo. Sei unito a lui come il tralcio alla vite. Gesù Cristo ti è talmente intimo che puoi dire con S. Paolo: “ Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.  Come fai a dirti cristiano se Gesù Cristo ti è estraneo? Continuerai a pensare che a te basta credere che esiste “ Qualcuno”?

 

10. Uno si ritiene cristiano perché dice di credere in Dio. Ma anche un ebreo, un mussulmano o un indù credono in Dio. Allora dov’è la diversità fra te e loro? Incomincia, caro amico, a prendere coscienza della tua qualifica di “cristiano”. Hai mai pensato a che cosa si riferisce?“Cristiano” viene da Cristo. Quando professi di essere cristiano, affermi di essere di Cristo e dichiari la tua appartenenza a lui. E’ come se dicessi: “ Gesù Cristo è vivo e io credo che lui è il mio Dio, il mio Signore e il mio Salvatore”.

 

9. Gli uomini senza Dio sono tristi. Mi meraviglierei molto se fossero contenti. Di che cosa dovrebbero gioire? Forse del vuoto su cui è appesa la loro vita? Nella fiera delle vanità c’è la risata, non il sorriso; c’è la frenesia, non la gioia; c’è l’indifferenza, non la pace.

 

8. Se ti ritieni di origine divina, hai fatto un grosso passo avanti nella scoperta della tua identità. Eppure non c’è bisogno di essere cristiani per credere nell’esistenza di un’anima spirituale e immortale. Non la pensano allo stesso modo anche i filosofi greci e indù? Alla luce della fede tu sei molto di più. Se la ragione ti dice che sei una creatura di Dio, la fede ti rivela che sei divenuto partecipe della stessa natura divina. Sì, Dio ha fatto di te un suo familiare, comunicandoti la sua stessa vita intima, la cui grandezza e dolcezza non ti è dato ancora di conoscere appieno.

 

7. Chi crede in Dio definisce l’uomo figlio dell’Altissimo. Chi al contrarlo lo nega, definisce l’uomo un animale. Ti sembra che la nostra generazione abbia progredito molto nella conoscenza di chi siamo?

 

6. Ti sei mai chiesto quali sia la radice segreta dell’ateismo? E’ l’orgoglio dell’uomo che elimina Dio per mettersi al suo posto. Povero uomo, destinato a finire come il ranocchio della favola di Esopo. Vedendo un bue, incominciò a gonfiarsi per superarlo, ma poi scoppiò.

 

5. Senza Dio che custodisce la sua dignità, l’uomo diviene carne da macello. Non mancano certo i lupi famelici pronti a divorarla. Ora che l’essere umano viene costruito in laboratorio, chi lo difenderà dagli appetiti del mercato? La tentazione è troppo forte e non potrà essere vinta senza una rinuncia e un radicale ritorno a Dio dell’umanità intera.

 

4. A scuola insegnano ai bambini che i nostri antenati sono le scimmie. E’ il nuovo dogma davanti al quale tutti devono supinamente inchinare il capo. Eppure persino i pagani affermavano che siamo di origine divina. Tu insegna ai tuoi figli che ognuno di noi viene da Dio. E’ l’Onnipotente che trae dal nulla l’anima di ogni essere umano, creandola a sua immagine e somiglianza. Il tuo bambino riluce di bellezza perché ha un’anima spirituale. E’ per questo che egli, diversamente dagli animali, cresce intelligente, libero e capace di amare. Ogni uomo viene da Dio e ritorna a Dio. Solo così si preserva la sua dignità e si impedisce che venga degradato al rango di un animale da allevamento.

 

3. Dio ti chiama per nome, ma non come ti chiamano gli altri. Lui sa che tu sei unico e irripetibile. Lui ha ben presente che nessun altro riflette come te le perfezioni della sua divinità. Tu sei quella parte di lui che Egli solo conosce. Per questo Dio ti è intimo più di quanto tu lo sia a te stesso. E’ davanti al tuo Creatore che tu comprendi chi sei. In lui vedi la tua origine e il tuo destino. Senza di lui sei una foglia che il gelido vento invernale sbatte qua e là. Non si trovano forse in una situazione del genere molte persone che incroci sul tuo cammino?

 

2. Se vuoi sapere chi sei, devi assolutamente fare riferimento a Dio. Da quando ha eliminato Dio dall’orizzonte della sua vita, l’uomo definisce se stesso come un animale al vertice dell’evoluzione. Senza Dio l’uomo si identifica col suo corpo. Mai nella storia della civiltà gli uomini hanno pensato così bassamente di se stessi. Nella luce di Dio tu scopri chi sei. Sei una scintilla del suo fuoco. Sei un raggio della sua luce. Sei un riflesso della sua bellezza. Davanti a lui tu ti rendi conto della tua dignità e grandezza. Sei una persona davanti a un’altra persona. Il mistero insondabile della tua identità si svela ai tuoi occhi.

 

1. Ti sei mai chiesto chi sei? Domanda troppo difficile, che hai sempre cercato di ricacciare indietro tutte le volte che bussava alla porta. Molti arrivano alla fine della vita senza mai averla affrontata. Si sono accontentati di quanto riferito sulla carta di identità. Non è certo piacevole morire senza sapere chi sta morendo. Per la società un cui vivi, scompare una rotella ormai superflua della gran macchina del mondo. Forse una lapide per qualche tempo ancora ricorderà il tuo nome, poi l’oblio inghiottirà ogni cosa. Così sarebbe se l’uomo fosse una manciata di polvere, come un qualsiasi animale. Ma noi siamo davvero così povera cosa? E’ urgente sapere chi siamo. Gli uomini di ogni civiltà se lo sono sempre chiesto. Solo oggi non trovano il tempo per farlo.