Decine di migliaia di persone hanno sfilato a Parigi, nonostante il lockdown, per protestare contro le violenze della polizia e chiedere il ritiro della «legge sulla sicurezza globale» che all’articolo 24 vieta di filmare poliziotti e gendarmi in azione e di diffondere poi i video «con intenzioni malevole».
Una folla impressionante — 500 mila persone secondo gli organizzatori — che si è radunata sull’onda dell’emozione per il pestaggio di Michel Zecler, produttore musicale aggredito da quattro poliziotti che lo hanno riempito di calci, pugni e manganellate insultandolo al grido di «sporco negro». Nel loro rapporto gli agenti hanno riferito che l’uomo si era ribellato al controllo e li aveva aggrediti cercando di strappare loro le armi di servizio. Le immagini delle videocamere di sorveglianza e del video girato da un vicino, che con la nuova legge sarebbero proibite, hanno dimostrato che i poliziotti mentivano. Dopo il raduno in place de la République, nera di folla, i manifestanti hanno marciato verso la Bastiglia.
A qualche centinaio di metri dalla piazza sono scoppiati gli incidenti, con cassonetti della spazzatura incendiati e un furgone rovesciato, mentre i manifestanti erigevano le barricate. Gli agenti hanno sparato le granate lacrimogene mentre un gruppo di giovani vestiti di nero e con le bandiere del movimento “antifa” scandivano lo slogan — in italiano — «Siamo tutti antifascisti». Quarantasei persone sono state arrestate.
Dopo lo scandalo provocato dai video sul pestaggio a Michel Zecler, il presidente Macron ha scritto un lungo intervento su Facebook per prendere le distanze dai poliziotti responsabili assicurando che verranno licenziati e per rassicurare i cittadino che i valori della République saranno rispettati, anche e soprattutto dalle forze dell’ordine. Ma la confusione è grande tra le autorità, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin parla di «azioni inaccettabili» a proposito del pestaggio ma è accusato di avere finora protetto i troppi abusi della polizia, rifiutando di ammettere l’esistenza stessa del problema. Il primo ministro Jean Castex ha annunciato che l’articolo 24 verrà riesaminato e riscritto da una commissione indipendente, ma dopo le proteste della sua stessa maggioranza parlamentare ha rinunciato al progetto. La società francese è in francese, anche i campioni del mondo Kylian Mbappé e Antoine Griezmann hanno preso posizione contro le violenze e il razzismo della polizia.