«A mia moglie Maria il più doloroso addio». Ennio Morricone lo ha sottolineato in un composto e struggente necrologio che si è voluto scrivere da solo in prima persona e che, riferisce l’amico di famiglia e suo legale Giorgio Assumma, verrà pubblicato su tutti i quotidiani e che ha come intestazione «ENNIO MORRICONE sono morto». Sempre nel testo spiegava di aver dato disposizione per funerali privati «per una sola ragione: non voglio disturbare».
Funzione strettamente privata
E così è stato: poche ore dopo la scomparsa in una clinica romana, per le complicazioni di una rottura del femore, la funzione si è celebrata in forma strettamente privata, alla presenza dei familiari, oltre che del regista Giuseppe Tornatore e dell’avvocato Giorgio Assumma, due dei suoi amici più cari. Il momento della benedizione della salma è stato accompagnato dalle note di `Mission´, colonna sonora dell’omonimo film del 1986 di Roland Joffé, alla quale il maestro era particolarmente legato. Morricone verrà sepolto nelle prossime ore in un cimitero di Roma, sua città natale.
E questo era l’incipit del necrologio nel quale il Maestro premio Oscar ricorda con particolare affetto il regista Giuseppe Tornatore e altri amici, abbraccia i figli, i nipoti «spero che comprendano quanto li ho amati». E l’ultimo saluto è per la moglie Maria, compagna di una vita. «A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. – conclude il Maestro -. A Lei il più doloroso addio». E infine spiega perché ha dato disposizione per funerali privati «per una sola ragione: non voglio disturbare».